L'uomo propone, Dio dispone.
La speranza è il pane dei poveri.
Il mulino di Dio macina lento ma sicuro.
Il cane scottato ha paura dell'acqua fredda.
Fa' ciò che è buono e giusto, e che il mondo sprofondi.
Il saggio non si cura di ciò che non può avere.
Dio esiste, ma non ha nessuna fretta di farlo sapere.
Dio è la via più breve da zero all'infinito, in un senso o nell'altro.
L'esistenza della natura non si fonda, come si illude il teismo, sull'esistenza di Dio, nemmeno per sogno, è proprio il contrario: l'esistenza di Dio, o piuttosto la fede nella sua esistenza, ha il suo unico fondamento nell'esistenza della natura.
Credo che la prova dell'esistenza di Dio risieda principalmente in una profonda esperienza personale.
Ciò che appare nel mondo non indica né l'esclusione totale, né la manifesta presenza di una divinità. Ma piuttosto la presenza di un Dio che si cela. Un Dio cui l'uomo non può giungere fuori della via del dono, di una rivelazione.
Dio è l'eterno, mentre il tempo è un idolo, quando diventa oggetto di venerazione.
Vivere è molto difficile, morire è sempre un dispiacere, e il concetto d'un Dio che aiuta ad affrontare le due imprese può dare un sollievo infinito: lo capisco bene.
Solo la fiducia in Dio può trasformare il dubbio in certezza, il male in bene, la notte in alba radiosa.
Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell'uomo?
Se Dio esiste, non c'è bisogno di crederci. Se ci si crede, vuole dire che l'evidenza del suo esistere è morta.