Datemi il silenzio e sfiderò la notte.— Khalil Gibran
Datemi il silenzio e sfiderò la notte.
Se vuoi essere più vicino a Dio stai più vicino alla gente.
I vostri figli non sono i vostri figli. Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé. Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro, e benché stiano con voi non vi appartengono.
Non v'è punizione più severa di quella sofferta dalla donna che si trova imprigionata tra un uomo di cui è innamorata e un altro che l'ama.
La forza che protegge il cuore dal male è quella che impedisce a quest'ultimo di ampliarsi fino alla grandezza cui è destinato nell'anima. Il canto della voce è dolce, ma quello del cuore è la pura voce del cielo.
La vita senza amore è come un albero senza gemme o frutti.
Lasciami andare a vedere il Sogno, la Velocità, il Miracolo, non fermarmi con uno sguardo triste, questa notte lasciami vivere laggiù, sull'orlo del mondo, solo questa notte, poi tornerò. Così si chiuderà il cerchio delle cose non accadute.
Più scura la notte, più luminose le stelle, più profondo il dolore, più vicino è Dio!
L'ottimista pensa che la notte sia delimitata da due giorni, il pessimista che un giorno sia delimitato da due notti.
Io amo la notte perché di notte tutti i colori sono uguali e io sono uguale agli altri...
Lo svelamento di una donna è cosa delicata. Non avviene mai di notte. Non si sa che cosa si può trovare.
Di notte la solitudine si scuce, il giradischi svapora e, all'improvviso, il proprio guanciale è una penna.
La filosofia e il sole si assomigliano, entrambi devono cacciare la notte ‐ la notte fisica e la notte della mente ‐ quella che fa vivere l'uomo annegato in un oceano di superstizione.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Fu una notte triste; fu anche una notte allegra.
Penso spesso che la notte è più viva e intensamente colorata del giorno.