Datemi il silenzio e sfiderò la notte.— Khalil Gibran
Datemi il silenzio e sfiderò la notte.
L'anima del filosofo veglia nella sua testa l'anima del poeta vola nel suo cuore l'anima del cantante vibra nella sua gola ma l'anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo.
Aver paura del diavolo è uno dei modi di dubitare di Dio.
La fede è conoscenza del cuore e oltrepassa il potere della dimostrazione.
Possiamo ancora vedere la luce di stelle che non esistono più da secoli. Così ancora ti riempie e folgora il ricordo di qualcuno che hai amato per poi vederlo andar via.
La tolleranza è un amore malato d'alterigia.
L'ora più buia è quella che precede il sorgere del sole.
Il silenzio della notte, che rimodella ogni confusione del giorno. Quasi che la notte fosse luce.
Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte.
Le persone che si amano possono essere separate dalle circostanze della vita ma, anche se solo in sogno, la notte appartiene a loro.
Io sopporto con fatica le notti di plenilunio che d'estate o d'inverno denudano tutte le cose. Esse scacciano il sonno e conducono sempre con sé pensieri lucidi e freddi. Siano maledette!
Notte, l'amata. Notte, quando le parole svaniscono e le cose prendono vita. Quando la distruttiva analisi del giorno è conclusa e quanto è veramente importante diviene nuovamente intero e risuona. Quando l'uomo ricuce il suo Sé frammentato e cresce con la calma dell'albero.
La notte fa il suo gioco, e serve anche a quello: a far sembrare tutto, tutto un po' più bello.
C'è chi si fissa a vedere solo il buio. Io preferisco contemplare le stelle. Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte.
La notte porta consiglio. A condizione che si dorma.
E arriva la notte, che è solo l'altra forma del giorno. Che è solo l'altra forma della notte.