La violenza è la levatrice di ogni vecchia società, gravida di una nuova società.
La vita sociale è essenzialmente pratica. Tutti i misteri che sviano la teoria verso il misticismo trovano la loro soluzione razionale nell'attività pratica umana e nella comprensione di questa attività pratica.
È l'uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l'uomo.
Eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione.
La ragione umana, che è tutto meno che pura, avendo una prospettiva limitata trova ad ogni passo nuovi problemi da risolvere.
L'arma della critica non può sostituire la critica delle armi.
La violenza è il frutto del desiderio.
La violenza allegra non provoca dolore e non ha conseguenze tragiche. È la soluzione facile e veloce di molti problemi, a cui ricorrono tanto i buoni che i cattivi e che conduce sempre al lieto fine.
Bisogna spegnere la violenza piuttosto che l'incendio.
Non violenza significa anche cose molto semplici ed essenziali come il rispetto degli altri.
Lo stupro è proprio di un'idea maschile di vendetta. Una donna, se vuole vendicarsi, ti ignora.
Non c'è più una via di uscita della nostra situazione attuale se non quella di forgiare una strada verso il nostro obiettivo, con la violenza e con la forza, in un mare di sangue e in un orizzonte di fuoco ardente.
Antipatie violente sono sempre sospette, e tradiscono una affinità segreta.
Se esiste un uomo non violento, perché non può esistere una famiglia non violenta? E perché non un villaggio? una città, un paese, un mondo non violento?
Si è in grado di contrastare efficacemente la violenza solo se noi stessi non ricorriamo ad essa.
La violenza dei padri sui figli è uno dei canali privilegiati per la discesa di Satana nel mondo.