Un nuovo Hitler avrebbe, con la televisione, un potere infinito.
Uno stato è politicamente libero, se le sue istituzioni politiche rendono di fatto possibile ai suoi cittadini di cambiare governo senza spargimento di sangue, nel caso in cui la maggioranza desideri un tale cambiamento di governo.
Per i propri ideali uno dovrebbe sacrificare solo se stesso, ma mai gli altri.
I filosofi superficiali sono la rovina dell'arte.
I nostri sogni e desideri cambiano il mondo.
La scienza è ricerca della verità. Ma la verità non è verità certa.
La fatica di leggere non può competere con la facilità di guardare, e allora, rispetto al libro, la televisione sarà il medium più amichevole perché è quello che "dà meno da fare".
Se la scuola fosse più efficace, la televisione non sarebbe tanto potente.
La tv tiene unite molte più coppie di quanto non facciano i bambini o la chiesa.
Televisione. Una metafora della morte dell'intimità.
Ormai la parola pubblica è morta, sostituita da un potentissimo elettrodomestico. Chi lo possiede - per dirla con De Gasperi - «vince le elezioni».
In tv ormai la lingua italiana è un optional, la sintassi un mistero oscuro.
La televisione è come la storia: c'è chi la fa e chi la subisce.
In TV c'è più calcio che in una cura per osteoporosi.
La televisione è quell'apparecchio che permette a persone che non hanno niente da fare di guardare gente che non sa fare niente.
La televisione è un mezzo di intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare contemporaneamente la stessa barzelletta, e di rimanere ugualmente sole.