I nostri sogni e desideri cambiano il mondo.
Ogni qualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell'uomo.
L'arte è l'espressione della personalità: io, l'artista, io sono importante nell'arte,: io mi devo esprimere, eventualmente, io devo comunicare. Questo è tutto quello che è importante nell'arte. Ciò ha rovinato l'arte.
Se le leggi fisiche di questo mondo sono indipendenti da noi, noi non siamo liberi; se siamo liberi ne segue che le leggi fisiche non sono indipendenti.
Un nuovo Hitler avrebbe, con la televisione, un potere infinito.
Nessuna società può predire scientificamente il proprio futuro livello di conoscenza.
Forse c'è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: la non voglia di sognare ancora.
I sogni sono vita senza memoria.
Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede.
Ogni elemento del sogno può rappresentare, per l'interpretazione, sia sé stesso sia il proprio contrario. Non si sa mai a priori se si debba supporre l'uno o l'altro; è soltanto il contesto a decidere.
Penso che le cose veramente naturali siano i sogni, che la natura non può toccare con il decadimento.
Quando sogniamo di sognare, siamo prossimi a destarci.
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
Questa intera creazione è essenzialmente soggettiva, e il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico.
Pensa, credi, sogna e osa.
Il sogno è la cocaina peggiore, perché è la più naturale di tutte.