Si può definire schiavitù vivere nella mente senza che essa sia divenuta una parte del corpo.— Khalil Gibran
Si può definire schiavitù vivere nella mente senza che essa sia divenuta una parte del corpo.
Ci sono misteri nell'anima che nessuna ipotesi può scoprire, né nessuna intenzione può rivelare.
Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta.
Come é nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride, dall'orgoglio che non s'inchina davanti a un bambino.
Nemmeno lo spirito più alato può sfuggire alla necessità fisica.
Superare un limite, un confine stabilito, prima che coraggio, è disciplina, esperienza, aiuto della scienza, della medicina, della fisiologia, della psicologia. Solo concentrando nel corpo e nella mente queste cose si può diventare padroni dell'estremo.
Aprite la mente: abbiamo tutti paura di ciò che non comprendiamo.
Si affretti l'uomo verso il bene, custodisca la mente dal male. Di chi fa il bene fiaccamente, la mente si delizia nel male.
È altra proprietà della mente umana, ch'ove gli uomini delle cose lontane, e non conosciute non possono fare ninna idea, le stimano dalle cose loro conosciute e presenti.
L'arte del cibo è un'avventura della mente.
La nostra mente rifiuta di mettersi addosso cilici segreti. Vuole trovare la gioia del vivere e del morire.
Si è sempre constatato che una mente creativa sopravvive a qualunque tipo di educazione.
A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti, dove la gente culmina nell'eccesso del canto, a me piacciono le cose bestemmiate e leggere, e i calici di vino profondi, dove la mente esulta, livello di magico pensiero.
Le menti sono come i paracadute: funzionano solo quando sono aperte.
L'emozione sorge laddove corpo e mente si incontrano.