Il lavoro è l'amore reso visibile.— Khalil Gibran
Il lavoro è l'amore reso visibile.
Dio vi ha dato uno spirito con le ali perché possiate librarvi nel vasto firmamento dell'Amore e della Libertà. Non è un peccato, dunque, che vi tagliate le ali con le vostre mani, e tolleriate che l'anima strisci a terra come un insetto?
Se guardi il cielo e fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle, non coprirti, non cercare calore, non è freddo ma è solo amore.
L'amicizia è sempre una dolce responsabilità, ma non è mai un'opportunità.
L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto perché l'amore è sufficiente all'amore.
La fede è conoscenza del cuore e oltrepassa il potere della dimostrazione.
Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo.
Naturalmente il lavoro non può dare felicità se non ha successo. Ma se lo ha, riempie le giornate e dà un'immensa gioia.
Il lavoro è tenue, ma darà non tenue gloria.
Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!
Ogni difficoltà è vinta dall'aspro lavoro, e dal bisogno che incalza nelle dure vicende.
L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.
Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane.
Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare.
Il lavoro deve produrre uomini prima che cose.
Tutta la grandezza del lavoro è dentro l'uomo.