Gli inganni riescono a volte, ma vanno sempre incontro al suicidio.
La forza e la tolleranza sono compagne.
E così morire è bere dal fiume del silenzio, è scalare la cima del monte, significa stare nudi nel vento e sciogliersi al sole.
Il cantore non può dilettarci, se egli stesso non trova delizia nel proprio canto.
Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
Il vostro amico è i vostri bisogni esauditi.
Il mercato è un posto particolare dove gli uomini possono ingannarsi e mettersi nel sacco a vicenda.
I furbi ingannano se stessi.
Ancora oggi, dopo la Shoah, l'odio razziale assume la forma insidiosa della diffidenza e del disprezzo fino alla violenza. Contro la viltà e l'egoismo, anche nel nostro tempo, serve il coraggio della verità contro l'inganno, la menzogna, l'infamia.
Chi per virtù si astiene dall'ingannare gli altri è spesso incline per vanità a ingannare se stesso.
La semplicità è l'ultima sofisticazione.
Non c'è denaro impiegato più vantaggiosamente di quello che ci siamo lasciati togliere per via d'imbrogli: con esso infatti abbiamo immediata saggezza.
Vincere turpemente non è vincere.
Se dessero sempre risposte veritiere e soddisfacenti non sarebbero uomini politici.
La propaganda è quel ramo dell'arte della menzogna che consiste nel quasi imbrogliare gli amici senza imbrogliare neanche un po' i nemici.
La ragione ci trae in inganno più spesso della natura.