Analizzare gli altri è conoscenza, conoscere se stessi è saggezza.
Avere poco è possedere. Avere tanto è essere perplessi.
Spesso le persone nel trattare i loro affari falliscono quando stanno per avere successo. Se uno presta attenzione alla fine come è stato per l'inizio, non ci saranno fallimenti.
La felicità nasce dalla sfortuna. La sfortuna è nascosta in seno alla fortuna.
Il vero saggio per sé non provvede:se si spende negli altri,per sé acquista;e più dona, più ottiene per se stesso.
Più si risparmia, più si spende; più si accumula, più si perde. Chi sa contentarsi non si disonora, chi sa fermarsi non è in pericolo e può durare a lungo.
La saggezza consiste nel sapere quando si può evitare la perfezione.
La ricchezza è di molti, la saggezza di pochi.
Esperienza, tanto ti devo, Guida maestra; non seguendoti sarei rimasto nell'ignoranza; tu apristi la strada della saggezza, e mi desti accesso, ai segreti che essa nascondeva.
Il silenzio è pieno di saggezza e arguzia potenziale come il marmo grezzo di una grande scultura.
A volte la sapienza più grande consiste nel non sapere o nel fingere di non sapere.
La sola medicina per la sofferenza, il crimine, e tutti gli altri mali dell'umanità, è la saggezza.
Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Per i difetti degli altri il saggio corregge i propri.
La via del saggio consiste nell'essere generoso e nel non competere.
Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente; né saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di una vita felice.