Per i registi è difficile essere pazienti.
Ho amato ogni minuto di ogni ora che ho passato recitando a teatro.
Il teatro mi ha aperto ad un mondo nuovo, ad una libertà che prima non conoscevo.
La pazienza è una risposta ferma nei confronti dell'avversità che poggia su un carattere saldo che non si lascia turbare né da difficoltà esterne, né interne.
Talvolta si crede di poter risolvere, in vario modo, i problemi e le questioni ordinarie dell'esistenza. Si fa ricorso a complicati e anche difficili mezzi, dimenticando che basta un poco di pazienza per disporre ogni cosa in ordine perfetto e ridonare calma e serenità.
La pazienza è la strada più difficile sulla quale rimanere, ma è il cammino più sicuro per la vittoria.
Arte e scienza non bastano; pazienza anche ci vuole, a quest'opera.
Con la pazienza si rende più tollerabile ciò che non si riesce a correggere.
Ci vorrà pazienza ed io pazienza ne posseggo a tonnellate, a vagoni, a case.
Le sofferenze che il fato ci infligge devono essere sopportate con pazienza, ciò che ci infliggono i nemici con grande coraggio.
La pazienza spesso provocata diventa ira furibonda.
La concentrazione si sposa alla pazienza, alla capacità di attendere. Si tratta di leggere il mondo come un libro, compenetrandosi con esso. Sentirlo nelle ossa e interpretarne i segnali, fino a trovare l'attimo, l'unico in cui colpire efficacemente.
Dobbiamo avere pazienza con noi stessi: e che la nostra parte superiore sopporti il disordine della nostra parte inferiore.