Il teatro mi ha aperto ad un mondo nuovo, ad una libertà che prima non conoscevo.— Laurie Metcalf
Il teatro mi ha aperto ad un mondo nuovo, ad una libertà che prima non conoscevo.
Ho amato ogni minuto di ogni ora che ho passato recitando a teatro.
Per i registi è difficile essere pazienti.
Sul palco non si è per nulla limitati perché si è liberi nel linguaggio: il linguaggio è la fonte della fantasia. Si può viaggiare più lontano con il linguaggio a teatro più che in qualsiasi film.
Si recita al cinema e in televisione per avere i soldi per fare teatro.
Io penso che sia dovere dei commedianti scoprire dove la linea è tracciata e superarla deliberatamente.
Il teatro è per il pubblico e il pubblico non può essere esclusivamente benestante e privilegiato.
A teatro, di solito, il fascino sono venti ballerine in fila che fanno tutte la stessa cosa. Si presume che venti donne siano più affascinanti che una.
Il cinema ti dà più soddisfazioni, mentre la fiction potremmo definirla come un surrogato del cinema. Il Cinema è più completo: per budget, luci, scenografie... Lavori più col cuore che con la mimica, che invece ritroviamo di più nel teatro. Per questi motivi preferisco il cinema.
Se la folla si è abituata ad andare a teatro; se tutti siamo arrivati a considerare il teatro un'arte inferiore, un mezzo volgare di distrazione, e a servircene come sfogo per i nostri istinti peggiori, ciò accade perché ci hanno troppo spesso ripetuto che era teatro, cioè menzogna e illusione.
Lo schermo dà soddisfazione perché è così tecnico e misterioso. E' come giocare alla roulette: hai un copione, puoi pensare che sia ottimo o pacchiano, ma non hai idea di come verrà fuori in realtà. Sul palco, invece, tu sei l'autore di te stesso.
Questa intera creazione è essenzialmente soggettiva, e il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico.
A volte è solo uscendo di scena che si può capire quale ruolo si è svolto.