Continuo a considerarmi un attore di teatro.
Il teatro continua ad esistere, e non soltanto come abitudine, come modo d'impiego del tempo libero, ma come esigenza profonda e ineliminabile della vita sociale...
Io faccio del teatro, non della letteratura. E dal teatro tengo lontano tutto ciò che può danneggiarlo: i registi, i testi inutilmente intellettuali, gli scandali.
I più scoprono il cinema e abbandonano il teatro, io mai. Per me il teatro è un bisogno, perché solo qui mi sento realmente creatore di quello che faccio. Al cinema c'è un direttore d'orchestra. A teatro sei responsabile, sei tu che cavalchi la bestia.
Non abbandonerò mai il teatro e la soddisfazione di un pubblico diverso ogni sera.
Il vero teatro della storia è l'area temperata.
Sul palco non si è per nulla limitati perché si è liberi nel linguaggio: il linguaggio è la fonte della fantasia. Si può viaggiare più lontano con il linguaggio a teatro più che in qualsiasi film.
La tv è divertente, ma in teatro si sente il respiro della gente e la libertà del palcoscenico.
La tv è il posto in cui si appare più piccoli. Il cinema quello dove si appare più grandi. Il teatro quello in cui si appare più veri.
Preferisco il teatro al cinema perché lo conosco di più ed ho più esperienza.
E' dai tempi del liceo che la mia vita ruota attorno al teatro.