Io sono l'uomo magico. Il Babbo Natale del subconscio.
Senti tutti hanno bisogno di fare una capatina nel vicolo cieco di tanto in tanto, fa parte di noi.
Tu non sei mio cliente, Gant, non ti venderei neanche il sudore delle palle di un cane morto.
Sei mai stato filocollegato?
Vorresti essere quel tizio là, quello con la filippina superdotata, per 20 minuti? I 20 minuti giusti? Io posso farlo accadere senza neanche farti macchiare la fede nuziale!
E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull'erba dura di ghiaccio, al lamento d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo?
L'equazione calzante è sapere=potere=energia=materia=massa; una buona libreria non è altro che un buco nero distinto e istruito.
La pistola devi tirarla fuori solo quando vuoi ammazzare qualcuno.
Si può entrare nel regno di Dio anche dal nero portale del peccato.
Nella libertà ci sono le costrizioni, come una galassia per essere tale deve avere il buco nero.
Ma non ho scelto io di stare qui con l'uomo nero appena lui mi lascia è con voi che voglio stare.
È un tipo isterico?... a che ora è prevista?... m-mh... ripetimi i nomi dei presenti... Jules, nero... m-mh... Vincent, bianco... Jimmy, bianco... Bonnie, nera... m-mh... un corpo senza testa... ci vogliono trenta minuti, ce ne metterò dieci.
Il caffè, per esser buono, deve essere nero come la notte, dolce come l'amore e caldo come l'inferno.
I sogni: "lavoro nero", ma non pagato, della ragione.
La persona istruita non sa dire se un oggetto è nero o bianco, tondo o quadrato, ma sa a menadito le leggi dell'ottica e le regole della prospettiva. Conosce le cose di cui parla, come un cieco i colori.