Io sono l'uomo magico. Il Babbo Natale del subconscio.— Lenny Nero
Io sono l'uomo magico. Il Babbo Natale del subconscio.
Sei mai stato filocollegato?
Tu non sei mio cliente, Gant, non ti venderei neanche il sudore delle palle di un cane morto.
Senti tutti hanno bisogno di fare una capatina nel vicolo cieco di tanto in tanto, fa parte di noi.
Vorresti essere quel tizio là, quello con la filippina superdotata, per 20 minuti? I 20 minuti giusti? Io posso farlo accadere senza neanche farti macchiare la fede nuziale!
Troppo nero per il paradiso, eppur troppo bianco per l'inferno.
Controluce a tramonti di pesca e zucchero. E il sole dentro la sera come il nocciolo nel frutto. Agosto. I bambini mangiano pane nero e luna piena.
La persona istruita non sa dire se un oggetto è nero o bianco, tondo o quadrato, ma sa a menadito le leggi dell'ottica e le regole della prospettiva. Conosce le cose di cui parla, come un cieco i colori.
Ella entrò frettolosa, con la testolina bionda chiusa in un gran cappuccio nero, come una primavera travestitasi, per chiasso, da dicembre.
Io ho messo un gatto nero sopra uno specchio rotto sotto la scala del modulo lunare e devo dire che non abbiamo avuto alcun problema.
Il Paradiso è un mercato nero dove c'è di tutto?
L'Inter è una squadra con tutti stranieri, l'unico italiano è nero.
Il mondo non è nero e bianco. Sembra di più nero e grigio.
Il mondo è retto da Dio, non da Nerone.