La scienza è il capitano, e la pratica sono i soldati.— Leonardo da Vinci
La scienza è il capitano, e la pratica sono i soldati.
Nessun consiglio è più leale che quello che si dà dalle navi che sono in pericolo.
Dov'è più sentimento, lì è più ne' martiri gran martire.
La proporzione non solamente nelli numeri e misure fia ritrovata, ma etiam nelli suoni, pesi, tempi e siti, e 'n qualunque potenzia sia.
Colui che più possiede, è colui che più ha paura di perdere.
La stoltizia è scudo della vergogna, come la improntitudine della povertà.
Il bello di un procedimento scientifico è che esso non fa mai perdere tempo agli altri: anche lavorare sulla scia di una ipotesi scientifica per scoprire poi che bisogna confutarla significa avere fatto qualcosa di utile sotto l'impulso di una proposta precedente.
La nostra scienza insegna su come fare rilevamenti su un paese o condurre una nave, e non come governare la vita.
Le scienze sono degli occhiali per ingrandire i problemi.
Lo scienziato trova la sua ricompensa in ciò che Henri Poincaré chiama la gioia della comprensione, e non nelle possibilità applicative delle sue scoperte.
La scienza non è altro che percezione.
L'intera storia della scienza è stata una graduale presa di coscienza del fatto che gli eventi non accadono in un modo arbitrario, ma che riflettono un certo ordine sottostante, che potrebbe essere o non essere divinamente ispirato.
La scienza intera non è altro che un modo più sofisticato del pensare quotidiano.
Tutta la conoscenza prescientifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza.
Se ho fatto qualche scoperta di valore, ciò è dovuto più ad un'attenzione paziente che a qualsiasi altro talento.
Ci piaccia o no, siamo legati alla scienza. Dobbiamo dunque cercare di cavarne il meglio. Quando finalmente veniamo a patti con essa e ne riconosciamo pienamente la bellezza e il potere, troviamo di aver fatto un baratto decisamente a nostro favore.