Il denaro in se stesso è un male.
Tutte le idee che hanno enormi conseguenze sono sempre idee semplici.
Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d'ombra e di luce.
Come sempre suole accadere in un lungo viaggio, alle prime due o tre stazioni l'immaginazione resta ferma nel luogo di dove sei partito, e poi d'un tratto, col primo mattino incontrato per via, si volge verso la meta del viaggio e ormai costruisce là i castelli dell'avvenire.
Tempo verrà e già viene in cui i princìpi cristiani della vita fratellanza, eguaglianza, comunità di beni, non resistenza al male con la violenza parranno così semplici e così naturali, come sembrano oggidì i princìpi della vita domestica e sociale.
Il fiume più copioso non può aggiungere una goccia d'acqua a un vaso già pieno.
Nulla può andare male se viene insieme ai soldi.
Il farabutto che dice di non vedere alcuna differenza fra il potere del dollaro e quello della frusta, dovrebbe imparare la differenza sulla sua stessa schiena.
C'è un solo problema con i soldi puliti: sono molto difficili da fare. I margini sono bassi, c'è troppa concorrenza.
Se vuoi renderti conto del valore del denaro, prova a chiedere un prestito.
Il dio quattrino è cosí scaltro. Se almeno tentasse di prenderti al laccio con yachts e corse di cavalli, cocottes e champagne, come sarebbe facile schivarlo. È quando ti circuisce attraverso il senso della tua onestà e della tua dignità che ti trova indifeso, impotente.
In fondo al cuore le donne pensano che compito dell'uomo è guadagnare soldi, e compito loro spenderli.
Il denaro richiama solo l'egoismo e induce sempre, irresistibilmente, chi lo possiede ad abusarne.
Meglio esser povero ch'essere ridotti in ischiavitù dai quattrini.
Denaro. Una benedizione che non ci è di alcun vantaggio se non quando ce ne separiamo. È una patente di cultura e un passaporto per il bel mondo.
Se volete conoscere il valore del denaro cercate di farvene prestare.