Il solo Tempio veramente sacro è il mondo degli uomini uniti dall'amore.
Un desiderio di desideri: la malinconia.
Per essere felici bisogna credere anzitutto nella possibilità di esserlo: io adesso ci credo.
La caccia era una occupazione naturale per l'uomo primitivo, mentre questa occupazione nell'uomo moderno civilizzato non fa che esercitare e sviluppare in lui istinti bestiali, che la coscienza riprova, e che teoricamente la nostra civiltà vorrebbe aboliti.
Il successo non è mai dipeso e non dipenderà mai né dalla posizione, né dall'armamento, né dal numero, ma, in ogni caso, men che mai dalla posizione. E da che cosa, allora? Dal sentimento che c'è in me, in lui, in ogni soldato.
Noi non sentiamo la nostra dipendenza, ma, ammettendo la nostra libertà, arriviamo a un assurdo; ammettendo invece la nostra dipendenza dal mondo esterno, dal tempo e dalle cause giungiamo a formulare delle leggi.
L'unico modo per non soffrire è non amare, che nei casi in cui non puoi fare a meno di amare sei destinato a soccombere.
Il vero Amore non è altro che un certo sforzo di volare a la divina bellezza, desto in noi dallo aspetto della corporale bellezza.
Vieni, posa la testa sul mio petto, ed io t'acquieterò con baci e baci.
L'amore corre ad incontrar l'amore con la gioia con cui gli scolaretti fuggono dai loro libri; ma l'amore che deve separarsi dall'amore ha il volto triste degli scolaretti quando tornano a scuola.
Di tutte le beffe che la sorte serba all'uomo, non ce n'è una più tremenda d'un amore non corrisposto.
L'amore è un pazzerello che vuol essere nutrito di riso e di giochi; un cibo diverso lo fa morire di consunzione.
Per amarsi a lungo bisogna conoscersi poco.
Con le donne accade due volte di non saper cosa dire: all'inizio e alla fine d'un amore.
Lo spreco della vita si trova nell'amore che non si è saputo dare... nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.
Le schermaglie amorose sono fatte da persone che sono contente, per un mese di miele, di condannare se stesse a una vita di aceto.