Amore?
— Ennio Flaiano
Mah... forse col tempo, conoscendoci peggio.
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La nostra interpretazione
L’affermazione esprime un profondo scetticismo nei confronti del sentimento amoroso e delle sue promesse. L’idea di fondo è che il tempo e la conoscenza dell’altro, invece di rafforzare il legame, finiscano per logorarlo. Invece di generare intimità, complicità e fiducia, la familiarità porterebbe a vedere difetti, limiti, incoerenze che incrinano l’idealizzazione iniziale. L’amore non appare quindi come un approdo stabile, ma come una costruzione fragile, spesso basata su illusioni e fraintendimenti.
Si intravede un’ironica rassegnazione: ci si interroga sull’amore, ma senza crederci davvero, come se fosse un concetto abusato, lontano dalla realtà dei rapporti quotidiani. La conoscenza reciproca, che normalmente si considera un punto di forza di una relazione, viene qui ribaltata: più ci si conosce, meno ci si sopporta. Ne emerge un’immagine disincantata dei rapporti sentimentali, in cui affiora il timore che la vicinanza prolungata non porti a una maggiore unione, ma a una progressiva delusione, fino a rendere quasi impossibile credere in un amore saldo e duraturo.