Sono dei bei rompicoglioni, i filantropi.— Louis-Ferdinand Céline
Sono dei bei rompicoglioni, i filantropi.
Siamo per natura così superficiali, che soltanto le distrazioni ci possono impedire davvero di morire.
Ogni possibile viltà diventa una meravigliosa speranza se uno sa riconoscerla. Ecco quel che penso. Non bisogna mai fare i difficili sul modo di evitarsi uno sbudellamento, né perder tempo a cercare le ragioni della persecuzione di cui sei oggetto. Sfuggirvi è quel che basta al saggio.
Chi parla dell'avvenire è un cialtrone, è l'adesso che conta. Invocare i posteri, è parlare ai vermi.
La miglior cosa che puoi fare, no?, quando sei a 'sto mondo, è di uscirne. Matto o no, paura o no.
Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro.
La filantropia è quasi l'unica virtù sufficientemente apprezzata dagli uomini. Non solo, è grandemente sopravvalutata: e chi la sopravvaluta è il nostro stesso egoismo.
Le persone dall'animo filantropico perdono il senso dell'umanità. È la caratteristica che li contraddistingue.
I filantropi perdono ogni senso di umanità: è la loro caratteristica distintiva.
La filantropia [...] è la religione dei rivoluzionari con la polizza di assicurazione. E poi [...] con la filantropia e l'intelletto rivolto a sinistra s'incassano miliardi.
Filantropo. Vecchio signore ricco e solitamente calvo, che si è allenato a fare un ghigno ogni volta che la coscienza gli rimorde il portafoglio.
Troppo spesso il filantropo circonda l'umanità delle proprie miserie trascorse, come di un'atmosfera, e questo egli lo chiama "pietà".
I tempi della filantropia sono i tempi in cui si mettono dentro i mendicanti.