I cancelli della saggezza e del sapere sono sempre aperti.
Se non siamo in armonia con il flusso della vita nel presente, vuol dire che siamo rimasti fermi nel passato.
Il saggio non si espone al pericolo senza motivo, poiché sono poche le cose di cui gl'importi abbastanza; ma è disposto, nelle grandi prove, a dare perfino la vita, sapendo che a certe condizioni non vale la pena di vivere.
Generalmente nell'umana natura c'è più stupidità che saggezza.
Le afflizioni ci giungono non per renderci tristi ma sobri; non per renderci dispiaciuti ma saggi.
La natura e la saggezza non sono mai in contrasto.
Sperperiamo le nostre luci invano, come le lampade di giorno.
La saggezza è ciò che rimane dopo che abbiamo finito le opinioni personali.
Fate il bene in ogni tempo, in ogni luogo, in tutte le circostanze in cui potrete farlo e sarete virtuosi e saggi.
Vedo il moderno saggio stoico come una persona che trasforma la paura in prudenza, il dolore in informazione, gli errori in nuovi inizi e il desiderio in iniziativa.
La saggezza non si riceve, bisogna scoprirla da sé dopo un percorso che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché è un modo di vedere le cose.
Più uno ingrassa, più diventa saggio. Pancia e saggezza crescono insieme.