Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.— Luciano De Crescenzo
Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.
Il saggio non nega e non afferma, non si esalta e non si abbatte, non crede né all'esistenza di Dio, né alla sua inesistenza. Il saggio non ha certezze, ha solo ipotesi più o meno probabili.
L'ozio è uno strumento utilissimo per misurare le qualità di un essere umano.
Tutti vorremmo avere sia l'amore sia la libertà, ma quando otteniamo il primo perdiamo la seconda.
La saggezza altro non è che il buon senso, ovvero l'esatta conoscenza delle cose della vita, laddove l'idealismo rappresenta l'irresistibile voglia di credere in un futuro migliore.
Non conviene fare sesso. Dura poco, si fa una gran fatica e la posizione è ridicola.
Il segreto per essere infelice è avere abbastanza tempo per preoccuparsi se si è felici o no.
Ognuno è infelice nella misura in cui crede di esserlo!
Dal non poter assodare cosa avvenga nell'anima di un altro, non è facile che provenga infelicità: infelicità grande invece necessariamente deriva a chi non tiene dietro ai moti dell'anima propria.
Quelli che sono infelici non hanno bisogno di niente a questo mondo, eccetto di persone capaci di concedere loro la propria attenzione.
L'infelicità rende Dio assente agli occhi degli uomini per un certo tempo, più assente di un morto, più assente della luce in una prigione oscura.
Se non ci fosse, a questo mondo, l'infelicità, ci potremmo credere in paradiso.
Gli infelici valutano costantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.
Tutta l'infelicità dell'uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo.
Non ho fame. Non ho sete. Non ho caldo. Non ho freddo. Non ho sonno. Non mi scappa niente. Come sono infelice.
La via più sicura per evitare una grande infelicità è di ridurre possibilmente le proprie pretese in rapporto ai propri mezzi di qualunque specie.