Cavalcare, viaggiare e cambiare luogo ricreano l'animo.— Lucio Anneo Seneca
Cavalcare, viaggiare e cambiare luogo ricreano l'animo.
Non si compie un'azione virtuosa in vista di un premio: il premio sta nell'averla compiuta.
Anche la vita, se manca il coraggio di morire, è una schiavitù.
Non fa differenza tra desiderare e avere.
La morte non viene una volta sola: quella che ci porta via è l'ultima morte.
Spesso vogliamo una cosa e preghiamo per un'altra, senza ammettere la verità neanche agli dei.
La bicicletta insegna cos'è la fatica, cosa significa salire e scendere - non solo dalle montagne, ma anche nelle fortune e nei dispiaceri - insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di se stessi.
Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Chi ha bisogno di più di una valigia è un turista, non un viaggiatore.
I nomadi non hanno storia, hanno solo geografia.
Non ci si rende conto quanto sia bello viaggiare, finché non si torna a casa e si posa la testa sul vecchio, caro, cuscino.
Sento che sono nel cuore del viaggio. C'è tutto: la slavità, gli ebrei, lo sradicamento, la Frontiera, il fascismo che torna, la bontà degli Ultimi. E questo cielo lettone che riassume il Nord e il Sud del mio continente.
Non si può capire una città senza utilizzare il suo sistema di trasporto pubblico.
La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.
Gli esseri umani, ovunque si trovino, quando vedono in lontananza, avvolto nella foschia, il porto verso cui sono diretti, capiscono cosa significhi essere uno straniero.
Fare turismo è viaggiare molto lontano in cerca del desiderio di tornare a casa.