Il guaio di questi viaggi lunghi è che si finisce con il parlare con se stessi moltissimo.— Douglas Adams
Il guaio di questi viaggi lunghi è che si finisce con il parlare con se stessi moltissimo.
L'ho percorso in lungo e in largo, il futuro. Ci ho passato la metà del mio tempo. È sempre identico, dappertutto. Ogni periodo è uguale all'altro. Proprio uguale. Le stesse, vecchie menate con auto più veloci e aria più fetente.
A volte, se si riceve una risposta, si può anche eliminare la domanda.
La gente e il suo bisogno di essere governata sono una gran rogna.
Al principio fu creato l'Universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato considerato dai più come una cattiva mossa.
Un comune sbaglio che la gente commette quando cerca di progettare materiali a prova di teste di razzo è sottovalutare l'ingegnosità delle teste di cazzo.
Viaggiare dovrebbe sempre significare vivere una esperienza, e si può avere un'esperienza preziosa soltanto in luoghi, in ambienti con i quali ci troviamo in un rapporto spirituale.
Come si può per tutta una vita viaggiare nello stesso piccolo paese e credere non vi sia nulla fuori di esso!
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.
La colpa non sarà di nessuno! Comunque vada, è stato un grande viaggio!
Non viaggio mai in aereo. Il viaggio verso l'aeroporto mi fa venire il mal d'auto.
Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene.
Questa sì che era vita: girare, fermarsi e poi proseguire, sempre seguendo il nastro bianco che si snodava lungo la costa sinuosa, liberandosi di ogni tensione, una sigaretta dopo l'altra, e cercando invano delle risposte nell'enigmatico cielo del deserto.
La via più breve per giungere a se stessi gira intorno al mondo.
Passa così una giornata di viaggio, e non c'è bisogno d'altro per riempirla da cima a fondo: un fiume, dei cespugli, una bella testa infantile, delle tombe.
Viaggiare, è dare un senso alla propria vita, viaggiare, è donare la vita ai propri sensi.