Il guaio di questi viaggi lunghi è che si finisce con il parlare con se stessi moltissimo.— Douglas Adams
Il guaio di questi viaggi lunghi è che si finisce con il parlare con se stessi moltissimo.
La loro mente vibrava di gioia, consapevole che, o quello che facevano era completamente e totalmente impossibile, o la fisica doveva aggiornarsi parecchio. La fisica scosse la testa e, guardando dall'altra parte, si concentrò su cose diverse.
C'è un momento in ciascuna alba in cui la luce è come sospesa; un istante magico dove tutto può succedere. La creazione trattiene il suo respiro.
Mi è parso... che qualsiasi civiltà che abbia ad oggi perso la testa al punto da dover includere una serie di istruzioni dettagliati per l'uso di una scatola di stuzzicadenti, non sia più una civiltà nella quale io possa vivere e rimanere sano di mente.
La mia mente funziona con una rapidità incredibile e io sono circa trenta miliardi di volte più intelligente di voi. Permettetemi di darvi un esempio delle mie capacità. Pensate un numero, qualsiasi numero. Ehm, cinque disse il materasso. Sbagliato disse Marvin. Capite, ora?
Vieni da me in cerca di consigli, ma non riesci a sopportare niente che non ti sia noto. Uhm. Allora dovremmo dirti qualcosa che già sai e farla però sembrare una novità, eh? Insomma, le solite storie, immagino.
Come si può per tutta una vita viaggiare nello stesso piccolo paese e credere non vi sia nulla fuori di esso!
Viaggiamo e osserviamo ciò che è straniero essenzialmente perché siamo in cerca dell'ideale di umanità.
Leggere, scrivere, è dovere; viaggiare, è potere.
Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno.
Il vero domicilio dell'uomo non è una casa ma la strada, e la vita stessa è un viaggio da fare a piedi.
Sembra esserci nell'uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove.
Questa sì che era vita: girare, fermarsi e poi proseguire, sempre seguendo il nastro bianco che si snodava lungo la costa sinuosa, liberandosi di ogni tensione, una sigaretta dopo l'altra, e cercando invano delle risposte nell'enigmatico cielo del deserto.
Il viaggio più serio è quello che porta all'incontro con Dio.
Sembra esserci nell'uomo, come nell'uccello, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove.
È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria.