Quello che è cibo per un uomo è veleno per un altro.
L'anello, se lo si tiene al dito, s'assottiglia.
La goccia scava la pietra.
Cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.
Ogni parte del corpo è guidata e diretta da quel nostro potere che chiamiamo pensiero.
A nessuno la vita è stata data in possesso, a tutti in usufrutto.
Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.
Per essere certi di venir accolti con favore dagli uomini, è meglio offrire loro del cibo per lo stomaco che per la mente.
Non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso.
Le verdure sono interessanti ma mancano di senso se non accompagnate da un buon pezzo di carne.
Non c'è amore più sincero di quello per il cibo.
Detesto l'uomo che manda giù il suo cibo non sapendo che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti.
Che il tuo cibo sia la tua unica medicina.
Cavolo: ortaggio familiare ai nostri orti e alle nostre cucine, grosso e saggio all'incirca quanto la testa di un uomo.
È preferibile un cibo anche un po' nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole.
Radicchio o bistecca, viviamo della morte degli altri.