Quello che è cibo per un uomo è veleno per un altro.— Lucrezio
Quello che è cibo per un uomo è veleno per un altro.
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio.
La goccia scava la pietra.
A nessuno la vita è stata data in possesso, a tutti in usufrutto.
La paura si impadronisce degli uomini perché essi vedono accadere sulla terra molte cose delle quali non riescono a cogliere la causa e quindi la attribuiscono a una divinità.
Con l'ardente suo tirso una speranza di gloria immensa il cuor mi ha percosso, e m'ha versato nel petto il dolce amor de le Muse.
Non c'è amore più sincero di quello per il cibo.
La carne contamina i nostri pasti. Per quanto cerchiamo di nascondercelo, rimane il fatto che il pezzo forte del nostro pranzo ci arriva dal macello grondante di sangue.
Non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso.
Per essere certi di venir accolti con favore dagli uomini, è meglio offrire loro del cibo per lo stomaco che per la mente.
Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi.
Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.
È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose: la varietà di cibi non nutre, intossica.
I piaceri del palato sono simili ai ladri egiziani, che strangolano con un abbraccio.
Le verdure sono interessanti ma mancano di senso se non accompagnate da un buon pezzo di carne.
Detesto l'uomo che manda giù il suo cibo non sapendo che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti.