Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.
Si deve essere sé stessi, fare le proprie scelte morali... anche quando richiedono vero coraggio. Altrimenti si è come robot, o lucertole.
Il pettegolezzo è come fumare sigarette e mangiare würstel: piacevole ma poco salutare.
Non sono un atleta. Ho cattivi riflessi. Una volta sono stato investito da un'automobile con una gomma a terra, spinta da due tizi.
Dio tace. Ah, se adesso si riuscisse a far chiudere il becco all'uomo!
L'uomo consiste di due parti, la sua mente e il suo corpo. Solo che il corpo si diverte di più.
È preferibile un cibo anche un po' nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole.
Le verdure sono interessanti ma mancano di senso se non accompagnate da un buon pezzo di carne.
Il cibo è simbolo della sicurezza, assieme al tetto che ci ripara.
Vuoi disprezzare il piacere del cibo? Guarda che fine fa.
La carne contamina i nostri pasti. Per quanto cerchiamo di nascondercelo, rimane il fatto che il pezzo forte del nostro pranzo ci arriva dal macello grondante di sangue.
Non c'è amore più sincero di quello per il cibo.
Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi.
Cavolo: ortaggio familiare ai nostri orti e alle nostre cucine, grosso e saggio all'incirca quanto la testa di un uomo.
È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose: la varietà di cibi non nutre, intossica.
Detesto l'uomo che manda giù il suo cibo non sapendo che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti.