Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.— Woody Allen
Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.
Per me la natura è, non lo so, i ragni, le cimici, e... il pesce grosso che mangia il piccolo, e le piante che mangiano altre piante... animali che man... è un enorme ristorante, così la vedo.
Che fa sabato sera? - Occupata. Devo suicidarmi. - Allora venerdì sera?
Posso dire del successo in genere che a me pare sopravvalutato, oggigiorno, alla pari del sesso.
Dio tace. Ah, se adesso si riuscisse a far chiudere il becco all'uomo!
I cattivi hanno sicuramente capito qualcosa che i buoni ignorano.
La lattuga è come la conversazione: deve essere fresca e croccante, e così brillante che a malapena si noti il suo retrogusto amaro.
Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi.
Non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso.
Cavolo: ortaggio familiare ai nostri orti e alle nostre cucine, grosso e saggio all'incirca quanto la testa di un uomo.
Le verdure sono interessanti ma mancano di senso se non accompagnate da un buon pezzo di carne.
È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose: la varietà di cibi non nutre, intossica.
Radicchio o bistecca, viviamo della morte degli altri.
La carne contamina i nostri pasti. Per quanto cerchiamo di nascondercelo, rimane il fatto che il pezzo forte del nostro pranzo ci arriva dal macello grondante di sangue.
Per essere certi di venir accolti con favore dagli uomini, è meglio offrire loro del cibo per lo stomaco che per la mente.
È preferibile un cibo anche un po' nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole.