Radicchio o bistecca, viviamo della morte degli altri.
La saggezza dei proverbi sta nel contraddirsi.
Non vedo felicità di cui, perché sia, non tocchi contentarsi.
Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me estraneo, per te stesso egualmente t'amerei. Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno che la prima viola sull'opposto muro scopristi dalla tua finestra e ce ne desti la novella allegra.
Si potesse nella vita tenere il passo del vero camminatore: lo stesso in discesa che in salita.
Matrimonio o l'amore in conserva.
Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l'indigestione.
Prima si dovettero inventare coltello e forchetta, e poi l'umanità imparò a mangiare correttamente.
Mangia per il tuo piacere, ma vesti per piacere agli altri.
Noi siamo gli infelici schiavi del nostro stomaco.
L'ingordigia è un rifugio emotivo: è il segno che qualcosa ci sta divorando.
Per mangiare un tacchino, dobbiamo essere in due: io e il tacchino.
Alcuni hanno carne e non possono mangiare, alcuni non possono mangiare ciò che desiderano. Ma noi abbiamo carne e possiamo mangiare, così che sia ringraziato il Signore.
Chi non bada a ciò che mangia difficilmente baderà a qualsiasi altra cosa.
Il segreto per rimanere giovani consiste nel vivere onestamente, mangiare lentamente, e mentire riguardo alla tua età.
Assicuro la gentile collega che può contare sulla mia solidarietà: tra un pasto e l'altro non prenderò cibo.