Che il tuo cibo sia la tua unica medicina.
Se c'è amore per l'uomo, ci sarà anche amore per la scienza.
Molti ammirano, pochi sanno.
Sia il sonno che l'insonnia, oltre la giusta misura, sono malattie.
In qualunque malattia è buon segno se il malato serba lucidità e appetito, cattivo segno se gli accade il contrario.
In caso di dolore agli occhi, dare a bere vino puro, bagnare con molta acqua e salassare.
Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.
I piaceri del palato sono simili ai ladri egiziani, che strangolano con un abbraccio.
È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose: la varietà di cibi non nutre, intossica.
Detesto l'uomo che manda giù il suo cibo non sapendo che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti.
Non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso.
Non c'è amore più sincero di quello per il cibo.
È preferibile un cibo anche un po' nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole.
Per essere certi di venir accolti con favore dagli uomini, è meglio offrire loro del cibo per lo stomaco che per la mente.
Cavolo: ortaggio familiare ai nostri orti e alle nostre cucine, grosso e saggio all'incirca quanto la testa di un uomo.