La frase di Woody Allen riflette una profonda consapevolezza della propria esistenza e del ruolo che si occupano nella trama complessiva delle nostre vite. Esprime un senso di estraneità verso il proprio percorso, come se la vita fosse un film nel quale non avrebbe mai dovuto essere protagonista o almeno in cui le sue azioni non hanno preso una direzione che egli desiderava realmente intraprendere. Questa affermazione invita chiunque ad interrogarsi sulle proprie scelte di vita e sull'identità del ruolo personale all'interno della storia collettiva dell'esistenza umana, sollevando questioni su come ci si relaziona con il proprio passato ed esplorando le sfumature tra la realtà vissuta e l’immaginario di ciò che avrebbe potuto essere. La sua profonda ironia riflette anche una visione pessimistica o critica verso gli aspetti contingenti della vita quotidiana, suggerendo un distacco mentale dalle circostanze concrete.