Ognuno lascia la vita come se l'avesse cominciata allora.
Fino a quando siamo in vita dobbiamo sforzarci a fare il futuro migliore del passato; giunti alla fine, rallegrarci moderatamente.
È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sé stessi.
L'altrui lode deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci soltanto della cura della nostra anima.
È impossibile vivere piacevolmente se non si vive saggiamente, bene e con giustizia; ed è impossibile vivere saggiamente, bene e con giustizia se non si vive piacevolmente.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
La vita è quello che ti capita mentre stai facendo altri progetti.
La guerra non è una maledizione insita nella nostra natura: è una maledizione insita nella Vita. Non ci si sottrae alla guerra perché la guerra fa parte della Vita.
La vita è come un film in cui sei tu che scrivi il finale. Continua a crederci, continuare ad aspirare.
I nostri tempi sono tristi e pieni di calamità, ma in fondo tutti i tempi sono essenzialmente gli stessi: finché c'è vita, c'è pericolo.
Poter gestire la propria morte è come poter gestire la propria vita in quanto ci dà la misura del nostro io.
Credo che chi è ossessionato dalla morte abbia di conseguenza lo stesso atteggiamento anche per la vita.
L'obiettivo di tutta la vita è la morte.
La vita è violenta, sinistra, impastata d'infamie, tessuta di egoismi, disseminata di infelicità, senza gioie durevoli; ha un unico fine: la morte sempre minacciosa, la condanna di ogni nostra speranza. Per viltà ci sforziamo di credere che questa condanna non sia senza appello.
A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure.