Bisogna liberarsi dalla prigione degli affari e della politica.— Epicuro
Bisogna liberarsi dalla prigione degli affari e della politica.
Scacciamo per sempre da noi le cattive abitudini come se fossero uomini malvagi che ci hanno nuociuto per molto tempo.
Se in ogni circostanza non rapporterai la tua azione al fine secondo natura, ma, nella scelta o nel rifiuto, ti indirizzerai ad altro fine, le tue azioni non saranno in coerenza con le tue parole.
Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
L'altrui lode deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci soltanto della cura della nostra anima.
I sogni non hanno natura divina né potenza divinatoria, ma succedono a causa di immagini che ci hanno impressionati.
La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda.
I partiti sono un male inerente ai governi liberi, ma non hanno in tutti i tempi lo stesso carattere e gli stessi istinti.
Oggi, dovremo pur capirlo che non facciamo politica per noi. Per il nostro ego. Per le nostre idee. Facciamo politica per Gregorio e per quelli come lui.
Io continuo a professarmi uomo di destra: ma la mia destra non ha niente a che fare con quella 'patacca' di destra che ci governa.
La lotta alla corruzione è un'impresa titanica ma il Paese deve reagire evitando di autoflagellarsi. La politica ha la precisa responsabilità di non avere introdotto riforme adeguate per far funzionare bene la macchina dello Stato.
La differenza tra Tony Blair ed i nostri politici? Tony Blair diventerà ricco ora che ha smesso con la politica.
Non mi piace quando la politica serve a far vedere le facce di onorevoli in televisione.
La costituzione, nel senso suo piú profondo e sostanziale, è l'organizzazione di questa triade: economia, per assicurare i beni materiali; politica, per assicurare ordine e sicurezza; cultura, per creare senso d'appartenenza.
Quelli che ci governavano prima erano cattivi, quelli di adesso sono scemi. Io preferisco i cattivi perché almeno ogni tanto si riposano.
La continuità tra il ventennio fascista e il trentennio democristiano trova il suo fondamento sul caos morale e economico, sul qualunquismo come immaturità politica e sull'emarginazione dell'Italia dai luoghi per dove passa la storia.