Donna sì laida, che la terra tutta né la più vecchia avea né la più brutta.
Ecco il giudicio uman come spesso erra!
Piccola ma sufficiente per me, non soggetta a nessuno, decorosa, e comprata col mio denaro.
Senza il pane discerner da le giande, dal digiuno e da l'impeto cacciato, le mani e il dente lasciò andar di botto in quel che trovò prima, o crudo o cotto.
Per amore venne in furore e matto, d'uom che sì saggio era stimato prima.
Come avviene a un disperato spesso, che da lontan brama e disia la morte, e l'odia poi che se la vede appresso, tanto gli pare il passo acerbo e forte.
La bellezza è effimera, la bruttezza ti segue fino alla tomba.
Bruttezza (s.f.). Dono che gli dei fanno a certe donne, e che rende possibile la virtù senza l'esercizio dell'umiltà.
Ch'a donna non si fa maggior dispetto, che quando o vecchia o brutta le vien detto.
Una donna che non sa essere brutta non è bella.
Tutte, persin le brutte, mi danno un senso lento di tenerezza... «Sento» ? risi ? «di amarle tutte!
La bellezza è opinabile, sulla bruttezza sono tutti d'accordo.
Cosa sono la bellezza o la bruttezza di fronte all'amore? Cos'è la bruttezza di un viso di fronte al sentimento nella cui grandezza si rispecchia l'assoluto stesso?
Innamora più una graziosa bruttezza che una beltà soverchiamente sostenuta.
La bruttezza del presente ha valore retroattivo.