Il matematico non scopre: inventa.
Il genio ha maggior luce di un altro onest'uomo ma concentra questa luce, mediante una lente di un certo tipo, su un punto focale.
Se una domanda può porsi, può pure aver risposta.
Se qualcosa è buono, allora è anche divino.
Chi è soltanto in anticipo sul proprio tempo, dal suo tempo sarà raggiunto.
In filosofia si deve calare nell'antico caos e sentircisi a proprio agio.
I cosiddetti pitagorici, che furono i primi a fare matematica, non solo la svilupparono ma vi si immersero completamente, credendo che i principi della matematica fossero i principi di tutte le cose.
Un matematico è un cieco in una stanza buia che cerca un gatto nero che non è lì.
Una donna che tira su dodici bambini impara qualcosa in più dell'alfabeto. I bambini sono più utili dell'aritmetica, per farti conoscere il mondo.
In matematica, le rivoluzioni sono eventi silenziosi. Nessuno scontro, nessun clamore. La notizia viene comunicata in qualche trafiletto ben lontano dalle prime pagine.
Manca di mentalità matematica tanto chi non sa riconoscere rapidamente ciò che è evidente, quanto chi si attarda nei calcoli con una precisione superiore alla necessità.
Chiunque consideri i metodi aritmetici per produrre cifre casuali è, naturalmente, nella condizione di peccatore.
La matematica non è un pignone, come diceva Coppi.
La matematica è nemica mortale della memoria - eccellente in altri campi - ma nefasta aritmeticamente parlando.
La più bella di tutte le lingue non è dunque il greco, è la matematica.
La matematica può esplorare la quarta dimensione e il mondo di ciò che è possibile, ma lo zar può essere rovesciato solo nella terza dimensione.