La morte inizia quando qualcuno accetta di essere morto.
La lotta contro i nemici dell'umanità si combatte in tutto il mondo, non richiede né eroi né messia, e inizia dalla difesa del più fondamentale dei diritti. Il Diritto alla Vita.
Gli amici non si ingannano mai e poi mai.
Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla.
"E questo cielo? E tutte queste stelle? Sono un'altra bugia della Patagonia, Baldo?" "Che importa? In questa terra mentiamo per essere felici. Ma nessuno di noi confonde la bugia con l'inganno.
All'improvviso mi interruppe chiedendomi del fuoco. Allungai la mano con l'accendino e lei la imprigionò fra le sue. Voleva battaglia la bambina. Ci sono donne che sanno comunicarti la loro voglia di scopare senza bisogno di parole.
Quella specie di coraggio ridicolo che si chiama rassegnazione.
Il dolore, in chi manca di pane, è più rassegnato.
La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
Non esistono condizioni meteo sfavorevoli, esistono uomini che si arrendono.
La maggioranza dell'umanità vive un'esistenza di quieta disperazione. Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
Mi chiedevo se era quella la rassegnazione, quel vuoto aspettare, contando i giorni come i grani di un rosario, sapendo che non ci appartengono, ma sono giorni che pure dobbiamo vivere perché ci sembrano preferibili al nulla.
La rassegnazione alla solitudine, opposta al dolore lucreziano, avvicina a noi Virgilio più degli altri poeti latini dell'antichità classica.
La filosofia nasce come istanza critica, non accettazione dell'ovvio, non rassegnazione a quello che oggi va di moda chiamare sano realismo.
Solo i principi valgono la pena di una lotta e d'una sconfitta; per tutto il resto si può essere arrendevoli.
Ciò che dà alla tragedia il suo particolare slancio verso l'alto è il sorgere della convinzione che il mondo, che la vita non ci possano dare nessuna vera soddisfazione, e che perciò non meritino il nostro attaccamento: in ciò consiste lo spirito tragico, il quale conduce alla rassegnazione.