L'azione esprime le priorità.
Il mondo è tenuto insieme da vincoli d'amore e dedizione. La storia non registra i quotidiani episodi d'amore e dedizione. Registra solo quelli di conflitto e guerra. Gli atti d'amore e generosità sono molto più frequenti dei conflitti e delle dispute.
La supplica, l'adorazione, la preghiera non sono superstizioni, sono atti più reali del mangiare, del bere, del sedere o del camminare. Non è un'esagerazione dire che essi soli siano reali e che tutto il resto sia irreale.
Quando una donna è assalita non può perdere tempo a riflettere su violenza o non-violenza. Il suo compito primario è l'autodifesa. È libera di impiegare qualsiasi metodo o mezzo che le venga in mente pur di difendere il proprio onore. Dio le ha dato unghie e denti.
Mi oppongo alla violenza perché quando sembra fare del bene, il bene è solo temporaneo; il male che fa è invece permanente.
La vera nonviolenza è impossibile, se prima non si vince ogni paura.
Questa è la differenza fra un buon insegnante e uno di grande valore: il buon insegnante tira fuori il meglio dagli allievi, il grande insegnante prevede l'incapacità dello studente.
Uno solo, per me, vale diecimila, se è il migliore.
Ogni uomo ha il suo prezzo, altrimenti uno come me non esisterebbe.
Soltanto il lavoro, non variando mai nel suo valore, è quindi la sola, ultima e reale misura con la quale il valore di tutte le merci può in ogni tempo e luogo essere stimato e confrontato.
Ciò che davvero conta nella vita si fa gratis.
Non parli troppo di tutto questo. Altrimenti finisce tutto in chiacchiere. A parlarne troppo non si apprezza più nulla.
L'estrazione di valore è un processo affatto diverso dalla produzione di valore.
Tutti i nostri valori hanno dei limiti. Ed è difficile tracciare questi limiti.
Non è sempre per valore e per castità che gli uomini sono valorosi e le donne caste.
La letteratura che vale è quella che riesce a dar voce a chi non ha voce.