Ognuno di noi rischia ogni sera di diventare il fatto di cronaca del giorno dopo.— Marcel Proust
Ognuno di noi rischia ogni sera di diventare il fatto di cronaca del giorno dopo.
Forse l'immobilità delle cose intorno a noi è loro imposta dalla nostra certezza che sono esse e non altre, dall'immobilità del nostro pensiero nei loro confronti.
La saggezza è un punto di vista sulle cose.
Il tempo di cui disponiamo ogni giorno è elastico, le passioni che proviamo lo dilatano, quelle che ispiriamo lo restringono e l'abitudine lo colma.
Si scoprono al telefono le inflessioni di una voce che non si distingue finché non è dissociata da un viso in cui si oggettiva la sua espressione.
Le canzoni, anche quelle brutte, servono a conservare la memoria del passato, più della musica colta, per quanto sia bella.
E se vale la pena rischiare, io mi gioco anche l'ultimo frammento di cuore.
Solo i bambini che hanno un posto sicuro possono concedersi di correre dei rischi. Gli adulti sono meno audaci perché non si sentono mai al sicuro.
Coloro che vogliono frugare al di sotto della superficie delle cose lo fanno a loro rischio e pericolo.
Il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla.
Quando un uomo vuole qualcosa, deve essere consapevole di stare correndo un rischio. Ma è proprio questo a rendere la vita interessante.
Il coraggio di rischiare è il metro per misurare le persone.
Nella vita ci sono rischi che non possiamo permetterci di correre e ci sono rischi che non possiamo permetterci di non correre.
Chi non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla e non è nulla. Può evitare le sofferenze e l'angoscia, ma non può imparare, sentire, cambiare, crescere, progredire, vivere o amare. È uno schiavo, incatenato dalle sue certezze o dalle sue assuefazioni.
Coloro che non hanno mai rischiato riescono solo a scorgere la sconfitta degli altri.