Ognuno di noi rischia ogni sera di diventare il fatto di cronaca del giorno dopo.
La gelosia è sovente solo un inquieto bisogno di tirannide applicato alle cose dell'amore.
Nell'umanità la regola che naturalmente comporta delle eccezioni, è che i duri sono dei deboli di cui gli altri non si sono curati, e che i forti, preoccupandosi poco che ci si curi o meno di loro, sono i soli ad avere quella dolcezza che il volgo scambia per debolezza.
Vivete esclusivamente con una donna, e non vedrete più nulla di ciò che ve l'ha fatta amare.
La malattia è il medico più ascoltato: alla bontà, alla scienza si fanno solo promesse; alla sofferenza si obbedisce.
Solo i bambini che hanno un posto sicuro possono concedersi di correre dei rischi. Gli adulti sono meno audaci perché non si sentono mai al sicuro.
Coloro che vogliono frugare al di sotto della superficie delle cose lo fanno a loro rischio e pericolo.
L'esitazione di fronte al rischio aumenta in proporzione uguale all'età.
Nella vita ci sono rischi che non possiamo permetterci di correre e ci sono rischi che non possiamo permetterci di non correre.
E se vale la pena rischiare, io mi gioco anche l'ultimo frammento di cuore.
Chi non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla e non è nulla. Può evitare le sofferenze e l'angoscia, ma non può imparare, sentire, cambiare, crescere, progredire, vivere o amare. È uno schiavo, incatenato dalle sue certezze o dalle sue assuefazioni.
Il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla.
Il rischio per gli uomini così come per le nazioni, fa parte del gioco di Dio.
Coloro che non hanno mai rischiato riescono solo a scorgere la sconfitta degli altri.
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