Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati.— Marcel Proust
Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati.
Si ama solamente ciò in cui si persegue qualcosa d'inaccessibile, quel che non si possiede.
Ho orrore dei tramonti, sono così romantici, così melodrammatici.
La felicità è un prolungamento, una moltiplicazione di noi stessi.
L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo.
Il genio artistico agisce come quelle temperature estremamente elevate che hanno il potere di dissociare le combinazioni di atomi e di raggrupparli in un ordine assolutamente contrario, rispondente a tutt'altro tipo.
I medici sono i più felici tra gli uomini: la rinomanza proclama i loro successi e la terra ricopre i loro errori.
È privilegio esclusivo dei medici uccidere un uomo e restare impuniti.
A volte, quando alzo la testa stanca dai libri nei quali segno i conti altrui e l'assenza di una vita mia, avverto una sorta di nausea fisica che forse deriva dalla posizione curva, ma che trascende i numeri e la delusione. La vita mi disgusta come una medicina inutile.
Definirò ciò che ritengo essere la medicina: in prima approssimazione, liberare i malati dalle sofferenze e contenere la violenza della malattia, e non curare chi è ormai sopraffatto dal male.
Non andate mai da un dottore le cui piante nel suo ufficio sono morte.
Il miglior medico è quello che con più abilità sa infondere la speranza.
Il malato deve guidare il medico, come il cane il cacciatore.
Il cloroformio ha permesso a qualsiasi imbecille di fare il chirurgo.
Oh dottore! Temevo che non riuscisse ad arrivare e che io sarei dovuto morire senza il suo aiuto.
Conduco una vita ispirata il più possibile all'equilibrio: mangio poco e bene. Per il resto, penso positivo: lo considero la medicina più efficace.