L'arte di piacere è l'arte di ingannare.— Marchese di Vauvenargues
L'arte di piacere è l'arte di ingannare.
Chi è nato per obbedire, obbedirebbe anche sul trono.
La mente umana è più penetrante che conseguente, abbraccia più di quanto possa legare.
Esigere che gli altri facciano per noi quello che non vogliono fare per loro stessi è ingiusto.
L'odio non è meno volubile dell'amicizia.
Chi sa tutto soffrire, può tutto osare.
Correre dietro alle donne non ha mai fatto male a nessuno; è raggiungerle che è pericoloso.
Non si riesce a sedurle dicendo loro: "Non sei niente male". Bisogna almeno spingersi a: "Sei l'unica al mondo". Per loro è il minimo tollerabile.
La prossima volta che tenti di sedurre qualcuna, non farlo con discorsi, con le parole. Le donne sulle parole ne sanno più di qualsiasi uomo. E sanno quanto poco possano significare.
Non è il viso che colpisce, ma le espressioni. Non è il corpo che ci piace, ma il modo in cui si muove. Non è spesso l'aspetto fisico che ci attrae, ma sono i modi di fare di una persona.
Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere.
L'imbecillità rappresenta, ahinoi, una risorsa utile per il sistema: se non ci fossero tanti imbecilli in giro non sarebbe così facile trovare un furbone che li seduce. Ecco perché un imbecille è molto più pericoloso di un mascalzone.
Non ho mai cercato di sedurre, di mentire, mi sono limitata a cercare di far sognare.
Esiste un contagio del male: chi è non-uomo disumanizza gli altri, ogni delitto si irradia, si trapianta intorno a sé, corrompe le coscienze e si circonda di complici sottratti con la paura o la seduzione al campo avverso.
Io amo sedurre: visto che non lo faccio nella vita privata, mi piace farlo in scena.
Se sono seducente non è merito mio: sono così e basta, non me ne accorgo nemmeno. Certe cose non si imparano, è natura.