Detesto la sconfitta, persino quella altrui.— Marguerite Yourcenar
Detesto la sconfitta, persino quella altrui.
Il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su sé stessi: la mia prima patria sono stati i libri.
Per gli psicologi l'oblio nasconde sempre un segreto: questi analisti si rifiutano di affrontare il vuoto desolato.
Quando si ama la vita si ama il passato, perché esso è il presente sopravvissuto nella memoria umana.
Il piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno di qualche secondo per ricominciare a soffrire.
Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. È un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà.
Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
Nessuno è sconfitto se non accetta di esserlo nella realtà.
Ognuno finisce per trovare la sua Waterloo.
È vittorioso chi sa sorridere della propria sconfitta.
Si è sconfitti solo quando ci si arrende.
La morte non è nulla, ma vivere sconfitti e privi di gloria è come morire ogni giorno.
La vittoria ha mille padri, la sconfitta uno solo.
Solo nella sconfitta si diventa cristiani.
Alcuni sono resi grandi dalla sconfitta, altri meschini dalla vittoria.