Con l'Europa non si afferma un'idea di pace, ma di guerra: paesi l'un contro l'altro armati. Io non ce l'ho con la Germania: difende i suoi interessi. Dovremmo farlo tutti.
E' tempo che riprendiamo in mano i nostri destini perché i popoli sono ben più saggi e hanno molto più buon senso dell'élite che li dirige.
L'Europa in cui siamo costretti a vivere è un'Europa profondamente comunista, livellata verso il basso, che impedisce lo sviluppo delle singole nazioni.
L'Europa non ha bisogno di burocrazia, ma di un'anima. E la sua anima, ossia il suo principio vitale e unificatore non può non essere che il Cristianesimo.
La Comunità europea è l'esempio di un'unione di stati nazionali che non è né un impero né una federazione, ma una realtà diversa e forse una novità assoluta.
Due grandi narcotici europei, l'alcol e il Cristianesimo.
Già mezza Europa... è sulla via del caos, ebbra di fanatiche illusioni cammina sull'orlo dell'abisso e canta, canta un inno ebbro come cantava Dimitri Karamazov. Il borghese oltraggiato ride di questi canti, ma il santo e il veggente li ascoltano piangendo.
Il mondo è perduto, l'Europa è in fiamme; dalle ceneri sorgerà un nuovo ordine di cose, o, meglio, l'antico ordine apporterà la felicità ai nuovi regni.
Però capivo che una posizione costruita sulle divisioni e sui muri non poteva durare.
La vecchia e cara Europa di Thomas Mann e degli antichi parapetti di Dresda non conta più nulla.
L'Europa diventerà quello che in realtà è, cioè un piccolo promontorio del continente asiatico?
L'Europa ha le risorse per salvarsi da sola. I cittadini devono capire che va rimesso in discussione un modello di sviluppo e di welfare in cui si scaricava tutto sul settore pubblico, sull'indebitamento, sulle generazioni future. Ora siamo arrivati alla generazione che quel debito deve ripagarlo.
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