Ci sono pochi attori attraverso i quali Dio si esprime, e uno di questi è Al Pacino.— Martin Brest
Ci sono pochi attori attraverso i quali Dio si esprime, e uno di questi è Al Pacino.
Il talento può essere una trappola. La possibilità di scelta può confondere. E quel ch'è più pericoloso è il narcisismo. Ci si compiace del colpo miracoloso, si ricevono applausi, si finisce per giocare per gli altri, per il pubblico. È rischiosissimo.
Tutti siamo dotati di un talento che Dio ci ha fornito. Il mio è quello di colpire la gente in testa.
L'uomo di qualità eccezionali può tentare la vita due volte.
La poesia viene alla luce tentandola e non prospettandola.
Le regole che ci siamo dati, l'ordine, le norme con cui abbiamo strutturato la nostra vita, sono spesso gli antagonisti del talento.
Il più utile dei talenti è di non usare mai due parole quando una è sufficiente.
I recensori sono solitamente persone che sarebbero stati poeti, storici, biografi, ecc., se l'avessero potuto; hanno messo alla prova il loro talento qui e là, e non sono riusciti. A quel punto diventano critici.
Il talento è un dono meraviglioso, ma imparare a usarlo è davvero un'impresa.
Se il lavoro conta più del talento? No, il talento viene prima e va coltivato con il lavoro. Se non ce l'hai puoi lavorare tutto il giorno ma non verrà fuori.
Si può anche dannare la propria vita se si ha genio. Se si ha solo talento è da stupidi.