Se avessi trovato le parole che cercavo, non avrei letto tanto.
Per capire uno stile letterario, considera ciò che omette.
Le ombre della rispettabilità iniziano a chiudersi sulla testa che ingrigisce.
Quando non sai che pesci pigliare, è il momento di fare un sonnellino.
Lo so che io sono ciò che sono. Ma non sono sicuro di quello che sono.
La malafede ama i discorsi sull'amicizia e la lealtà.
Le foglie stanno volando via dal mondo e sopra c'erano dei messaggi e degli enigmi che non abbiamo decifrato. Anche le mani: lette poco, troppo poco; anche le rughe, i lobi... Non abbiamo letto che dei libri.
Leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste.
Il solo modo serio di leggere è rileggere.
La lettura di un libro, che meriti d'essere letto, dovrebb'essere una specie di copula, non soltanto piacevole, ma anche feconda.
Leggere è niente, il difficile è dimenticare ciò che si è letto. E ormai non sono più gli autori ad allontanarci dai loro libri, ma i loro lettori.
Quando viaggio mi piace avere qualcosa di interessante da leggere, per questo porto sempre con me il mio diario.
Chi conosce il lettore, non fa più nulla per il lettore. Ancora un secolo di lettori e anche lo spirito emanerà fetore. Che a tutti sia lecito leggere, finisce per corrompere non solo lo scrivere ma anche il pensare.
L'arte di non leggere è assai importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che in ogni momento occupa immediatamente la maggior parte del pubblico.
Quando leggi, cerca sempre di stare nella migliore compagnia.
Quando si legge, si ama sempre un poco versarsi fuori di sé, viaggiare.