L'ideologia ha lasciato l'impronta sullo stesso sofà sul quale sono seduto.
Quando un uomo annoia una donna, lei si lamenta. Quando una donna annoia un uomo, lui la ignora.
Sono accomodante fino ai confini del mio interesse personale.
Il gusto si riferisce al passato, l'immaginazione al futuro.
La rabbia è eccitante, ma mi lascia confuso ed esausto.
Quando non sai che pesci pigliare, è il momento di fare un sonnellino.
Il grande malanno del nostro tempo si chiama ideologia e i portatori del suo contagio sono gli intellettuali stupidi.
Nella loro pretesa di spiegazione totale, le ideologie hanno la tendenza a spiegare non quel che è, ma quel che diviene, quel che nasce e muore.
Le ideologie sono la maschera con cui si fa la politica, per celarne le asprezze e inseguire il consenso.
L'ideologia dominante è sempre stata l'ideologia della classe dominante.
La peggiore ideologia è quella inconsapevole di essere tale e che si traveste, ai propri occhi, in immagine fedele e diretta della realtà.
Non si può dubitare di un'ideologia appena scelta.
Tutte le ideologie servono a velare e a sopportare l'intollerabile tragicità della vita nuda, con la quale non è il caso di civettare e che è bene far finta di ignorare.
La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul piatto.