È bello acquisire a poco a poco la consapevolezza di non capire niente.
A ogni bivio sul sentiero che porta al futuro, la tradizione ha posto 10.000 uomini a guardia del passato.
Non dobbiamo guadagnarci la sua fiducia o la sua amicizia: è nato per essere nostro amico; quando i suoi occhi sono ancora chiusi, lui già crede in noi; prima ancora di nascere, ha già dato se stesso all'uomo.
Non c'è nulla di più bello d'una chiave, finché non si sa che cosa apre.
Siamo soli, assolutamente soli su questo pianeta fortuito; e fra tutte le forme di vita che ci circondano non una, tranne il cane, ha stretto alleanza con noi.
Sentirsi capaci, sentire di «farcela» produce un senso di piacere molto più antico e profondo di quello stimolato dagli incentivi o dai rinforzi esterni.
Educazione è imparare ciò che neppure sapevi di non sapere.
L'unica libertà concessa è resistere con dignità fino al capolinea, giocando come il gatto con il topo, consapevoli però di essere il topo, non il gatto, e di non avere scampo. Cercare di divertirsi, almeno. E poi scendere, soddisfatti. Almeno un poco. Capolinea.
Ci sono potenzialità ammirevoli in ogni essere umano. Credi nella tua forza e giovinezza. Impara a ripetere incessantemente a te stesso: tutto dipende da me.
L'innocente non sa di esserlo. Per questo è tale.
Con ordine, affronta il disordine; con calma, l'irruenza. Questo significa avere il controllo del cuore.
Le proprie forze non si apprendono se non sperimentandole.
Tutti noi dovremmo essere obbligati ad apparire davanti a un comitato ogni cinque anni e giustificare la nostra esistenza... pena la liquidazione.
La singolarità vera e nuova, l'originalità, non è cosa che si procacci di fuori; si ha dentro o non si ha; e chi l'ha veramente non sa neppure d'averla e la manifesta con la maggiore semplicità.
Non c'è presa di coscienza senza dolore.