La cosa che più conta di un viaggio è non smettere di viaggiare.— Maurizio Maggiani
La cosa che più conta di un viaggio è non smettere di viaggiare.
Quando raccontiamo di ciò che verrà, raccontiamo di quello che è stato, e più ci azzardiamo in avanti, più scaviamo nel remoto.
Abituarsi a fare per conto proprio, questo è il lavoro dell'orfano.
Possiamo amare solo chi incontriamo, e dunque sono i nostri piedi che scelgono chi ameremo.
A quelli che sono rimasti a casa potrete sempre mentire, tanto non amano la verità, non vogliono conoscerla, preferiscono credere che, prima o poi, anch'essi vi raggiungeranno.
Nel grande viaggio si fanno dei viaggi, sono i nostri piccoli percorsi insignificanti sulla crosta di questo pianeta che a sua volta viaggia, ma verso dove?
Io non ho fatto grandi scoperte anche se ho esplorato più io del Grande Mare del Sud di tutti quelli che sono andati prima di me, tanto che poco resta ora da fare per avere una conoscenza approfondita di quella parte del Globo.
Mai sposare qualcuno vicino al quale non potresti stare durante un viaggio in autobus di tre giorni.
Viaggiare – ti lascia senza parole, poi ti trasforma in un narratore.
Passa così una giornata di viaggio, e non c'è bisogno d'altro per riempirla da cima a fondo: un fiume, dei cespugli, una bella testa infantile, delle tombe.
I cambiamenti di luogo non rendono intelligente chi è stupido.
Il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino.
Esistono cammini senza viaggiatori. Ma vi sono ancor più viaggiatori che non hanno i loro sentieri.
Volgi il tuo occhio all'interno, e scoprirai migliaia di regioni, nel tuo cuore, vergini ancora. Viaggiale tutte, e fatti esperto di cosmografia interiore.