Usciva mezzo addormentato dal lenzuolo rosa dell'alba e si stendeva sulle punte dei monti circostanti.— Mauro Corona
Usciva mezzo addormentato dal lenzuolo rosa dell'alba e si stendeva sulle punte dei monti circostanti.
I giorni d'autunno non raccontano storie, propongono visioni.
Non sforzarti a vivere se ti accorgi che non hai fortuna; se non hai fortuna taci e lascia che vada come va.
Siete stati spavaldi e arroganti. I due vizi peggiori che si possano mettere insieme.
Se non è allenato alla sconfitta, educato a perdere, corazzato al dolore, in pratica se non ha palle, cominciano i guai.
Vedeva i loro volti scolpiti con l'accetta, rifiniti a pennato, tostati dal sole, forti di fatiche, segnati da lavori pesanti. Erano uomini sereni. Forse anche in pace.
Era impaziente che arrivasse il mattino; ma esso venne lentamente e in modo normale, proprio come se al mondo lui non esistesse.
Ogni alba ha i suoi dubbi.
Ci vediamo al fondo di un bicchiere/ fino a quando l'alba nel cielo tornerà/ e nell'alba disperata/ sarà triste rincasare/ per attendere la notte/ e poterti ritrovare/ al fondo di un bicchiere/ nel cielo dei bar.
Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
Per chi ha vegliato la notte, anche l'aria purissima dell'alba è avvelenata.
Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna... punito perché vede l'alba prima degli altri.
Non esiste notte o problema capace di sconfiggere l'alba o la speranza.
Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli, su l'alba, da' lampi notturni e da' crolli d'aeree frane!
Non sapendo quando l'alba arriverà, tengo aperta ogni porta.
L'alba, evento perlopiú rurale che in città si trasforma in semplice astrazione.