La calma sconcerta la collera.— Maxence Van der Meersch
La calma sconcerta la collera.
L'amore non dura che un tempo. È funzione diretta di un potenziale di desiderio, è un fuoco di paglia che arde forte e si spegne presto.
Ci si crede liberi, perché si è, nell'esistenza, come un pallone nell'aria, indipendente in apparenza in mezzo alla tempesta che non si sente, ma portati via da lei senza resistenza possibile.
Non si dovrebbe mai guardare i vecchi ritratti. Anzi, non si dovrebbe mai farsi fare un ritratto. Gli anni passano, e un bel giorno si hanno così dei testimoni dolorosi della propria giovinezza, del tempo passato.
L'uomo crea a sé stesso mille necessità che gli fanno una vita da schiavo. Ma quanto agevolmente, liberamente, si potrebbe vivere, se si rigettasse quella somma enorme di bisogni artificiali che pesa su di noi, che ci condanna ai lavori forzati!
Non vi è un fanciullo, non un uomo forse, che non abbia in fondo sognato di essere un Robinson, e, se non di vivere solitario in un'isola deserta, almeno di rifare lui stesso, ripartendo dalla fonte, i propri alimenti e i propri abiti.
Il mondo appartiene agli entusiasti capaci di non perdere la calma.
L'ideale della calma è in un gatto seduto.
La calma è uno tra i più sicuri indizi della forza di uno spirito.
V'infastidiscono il rumore, il movimento? La nostra epoca vi fa star male? Provate a diventare rumore, movimento, e tutto, attorno a voi, apparirà calmo.
Se mantieni la calma mentre tutti intorno a te hanno perso la testa, probabilmente non hai capito qual è il problema!
La calma è la vigliaccheria dell'anima.
Attendi con fiducia che l'alta marea si plachi, perché nella calma di mare potrai sempre ritrovare te stesso.
Non occorre andare sulla cima delle montagne per cercare la calma e nemmeno nelle grandi città per trovare fragore: abitano entrambi dentro di noi.
Chi non ha calma deve aver paura.