Lo sapevo che avreste portato del bene nella mia vita. L'ho visto nei vostri occhi, quando vi ho incontrata la prima volta.
Stiamo diventando la luce per farla brillare!
Io prendo il mio lavoro molto seriamente ma non prendo me stesso troppo seriamente. Mi considero in una pazza posizione privilegiata.
Ci sono persone che incrociamo, che conosciamo appena, con cui scambiamo due parole, una frase, che ci concedono un minuto, una mezz'ora, e che cambiano il corso della nostra esistenza.
La vita sono un uomo e una donna che si incontrano perché sono fatti l'uno per l'altro, perché sono, l'uno per l'altro, ciò che la pioggia è per il mare: l'uno torna sempre a cadere nell'altro, si generano a vicenda, l'uno è la condizione dell'altro.
Non capisco questo Dio che ci fa incontrare ma non ci dà la possibilità di stare insieme.
L'incontro con Gesù vivo, nella sua grande famiglia che è la Chiesa, riempie il cuore di gioia, perché lo riempie di vita vera, di un bene profondo, che non passa e non marcisce.
Gli raccontai la storia di due persone. Due persone che non avrebbero dovuto incontrarsi e che non si erano piaciute molto quando si erano conosciute, ma che presto scoprirono di essere le sole due anime al mondo in grado di capirsi.
L'amore ha questo officio, unir dui en una forma.
Non riesco a liberarmi tanto presto dall'impressione che ho fatto su una donna.
Quando due persone si rivedono dopo molti anni dovrebbero sedersi l'una di fronte all'altra e non dirsi niente per ore ed ore, affinché con il favore del silenzio la costernazione possa assaporare se stessa.
Le prime apparizioni che fa nella nostra esistenza un essere destinato a incontrare più tardi il nostro favore assumono retrospettivamente ai nostri occhi un valore di avvertimento, di presagio.
Il mondo è pieno di gente onesta che non si incontra mai.
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