Il nevrotico ha una visione perfetta da un occhio, ma non ricorda quale.
La casa ideale: grande abbastanza perché tu possa sentire i bambini, ma non tanto bene.
I nevrotici pensano al passato con risentimento, e al futuro con timore; il presente, semplicemente, non esiste.
È importante per i nostri amici credere che noi siamo con loro sinceri senza riserve, ed è importante per l'amicizia che noi non lo si sia.
La maggior parte delle donne vorrebbe vestire in modo fantasioso, ma guarda di traverso ogni donna che lo fa.
La disperazione è rabbia senza alcun posto dove andare.
Tutti coloro che desiderano essere più nobili di quanto la loro costituzione non permetta soccombono alla nevrosi; sarebbero stati più sani se fosse stato loro possibile essere peggiori.
Il nevrotico si isola dalla realtà perché la trova nel suo insieme o in una sua parte insopportabile.
Il nevrotico crede che la vita abbia un senso, ma che la sua vita non lo abbia.
Il nevrotico è un apprensivo pieno di risorse.
Sia per la nevrosi sia per la psicosi si presenta non solo il problema della perdita di realtà, ma anche il problema di un suo sostituto.
La possibilità di dare un senso ai sintomi nevrotici mediante l'interpretazione analitica è una prova irrefutabile dell'esistenza o, se preferite, della necessità dell'ipotesi dei processi psichici inconsci.
La guarigione dalla nevrosi e dalla psicosi esige una diversa educazione del paziente, la correzione dei suoi difetti e il suo ritorno definitivo in seno alla società umana, senza riserve.
Scegliendosi un ideale sessuale di tipo narcisistico che possiede le prerogative che egli sa di non poter raggiungere, il nevrotico cerca così una strada che a partire dallo sperpero libidico applicato agli oggetti, lo riporti al narcisismo.
I nevrotici si lamentano della loro malattia ma la sfruttano a volontà, e se la si vuole togliere loro la difendono con le unghie e con i denti.