Chi cerca l'infinito non ha che da chiudere gli occhi.— Milan Kundera
Chi cerca l'infinito non ha che da chiudere gli occhi.
L'onnipresente bruttezza del mondo moderno, misericordiosamente velata dall'assuefazione, riappare brutalmente alla nostra prima anche minima angoscia.
Sapete chi sono i più grandi misogini di questa terra? Le donne.
Subito all'inizio della Genesi è scritto che Dio creò l'uomo per affidargli il dominio sugli uccelli, i pesci e gli animali. Naturalmente la Genesi è stata redatta da un uomo, non da un cavallo.
La vita che scompare una volta per sempre, che non ritorna, é simile a un'ombra, é priva di peso, é morta già in precedenza, e, sia stata essa terribile, bella o splendida, quel terrore, quello splendore, quella bellezza non significano nulla.
La bellezza della riflessione si rivela nelle forme poetiche della riflessione. Ne conosco tre: 1) l'aforisma, 2) la litania 3) la metafora.
Tutti facciamo parte di una storia infinita.
Alla zampa di ogni uccello che vola è legato il filo dell'infinito.
Non accontentarti dell'orizzonte, cerca l'infinito.
Nulla è per lo spirito più raggiungibile che l'infinito.
Vorrei il bello nell'infinito, invece vi trovo soltanto il dubbio.
L'infinito! Nessun'altra questione ha mai toccato così profondamente lo spirito umano; nessun'altra idea ha stimolato altrettanto fruttuosamente il suo intelletto; tuttavia nessun altro concetto ha più bisogno di essere chiarito come quello di infinito.
Finché gli uomini crederanno nell'infinito, alcuni laghi saranno creduti senza fondo.
La nozione dell'infinito ha il doppio carattere d'imporsi e di essere incomprensibile.
L'infinito è nel cuore dell'uomo, e non altrove.