Molta la gente, pochi i gesti.
L'onnipresente bruttezza del mondo moderno, misericordiosamente velata dall'assuefazione, riappare brutalmente alla nostra prima anche minima angoscia.
Mi fanno schifo le persone che provano un sentimento di fratellanza perché hanno scoperto, l'una nell'altra, la medesima bassezza. È una fratellanza viscida, alla quale non ambisco.
Bellezza nell'arte: luce improvvisamente accesa del mai detto.
Ciò che dà un senso al nostro comportamento è sempre qualcosa che ci è totalmente sconosciuto.
Che cos'è la vertigine? Paura di cadere? Ma allora perché ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera? La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura.
Non è facile disabituarsi ai gesti che si sono abituati a noi.
Ogni nostro gesto è un atto di guerra. Ogni nostra azione quotidiana è una forma di guerra che esercitiamo contro qualcuno o qualcosa.
Ogni gesto di un essere umano è sacro e pregno di conseguenze.
Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più.
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