Non è facile disabituarsi ai gesti che si sono abituati a noi.
L'onnipresente bruttezza del mondo moderno, misericordiosamente velata dall'assuefazione, riappare brutalmente alla nostra prima anche minima angoscia.
Se non sappiamo verso quale futuro ci sta conducendo il presente, come possiamo dire se questo presente è buono o cattivo, se merita la nostra adesione, la nostra diffidenza o il nostro odio?
L'umanità sfrutta le mucche come il verme solitario sfrutta l'uomo: si è attaccata alle loro mammelle come una sanguisuga. L'uomo è un parassita della mucca; questa è probabilmente la definizione che un non-uomo darebbe dell'uomo nella sua zoologia.
I moderni veri sono costretti a essere antimodernisti.
Un romanzo che non scopra un segmento di esistenza finora sconosciuto è immorale. La conoscenza è l'unica moralità del romanzo.
Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più.
Ogni nostro gesto è un atto di guerra. Ogni nostra azione quotidiana è una forma di guerra che esercitiamo contro qualcuno o qualcosa.
Molta la gente, pochi i gesti.
Ogni gesto di un essere umano è sacro e pregno di conseguenze.